L’incarico ha comportato l’applicazione di una procedura di confezionamento particolare per ovviare all’elevata concentrazione di piombo e altri inquinanti presenti nei rifiuti, che avrebbero reso pericoloso l’ingresso degli operatori nelle aree di stoccaggio.
La parte di rifiuti sfusi posti all’interno dei capannoni è stata caricata in cassoni tramite escavatori teleguidati dall’esterno. Un operatore tramite monitor manovrava un mini-escavatore che provvedeva a caricare i cassoni. La parte di rifiuti, stoccata in cumoli su aree pavimentate e coperti con teli impermeabili è stata gestita tramite due impianti di aspirazione. Il materiale veniva aspirato attraverso un tubo movimentato con carro-armato teleguidato dall’esterno tramite monitor. Il sistema di aspirazione lo inviava all’interno di una tendostruttura posta in depressione ed equipaggiata con un impianto di aspirazione telecomandato per il trattamento dell’aria, dove un sistema di insaccamento automatico lo poneva sottovuoto in big bags. Una volta completi, i big-bags venivano movimentati all’esterno della tendostruttura e depositati in attesa di essere conferiti off-site.
Nell’ambito dell’intervento sono stati confezionati circa 14 mila big-bags ed è stato attivato un piano di monitoraggio costante dell’aria ambiente e dell’aria respirata dagli operatori. L’acqua di dilavamento delle superfici interessate dalle attività è stata raccolta e smaltita off-site.
