L’obiettivo della variante era realizzare un nuovo lotto dell’impianto per l’accoglimento di Rifiuti Urbani e Speciali Non Pericolosi, per una capacità complessiva autorizzata di 950 mila metri cubi, in previsione del fine vita del primo lotto, a quell’epoca in esercizio.
Riccoboni Spa si è occupata della realizzazione degli impianti di bonifica e protezione ambientale e di tutte le opere connesse alla realizzazione del nuovo lotto: stesura strati di argilla, film in polietilene, due teli HDPE ricoperti da geotessuti, strati drenanti di ghiaia, costruzione argini perimetrali, rivestimento scarpate interne degli argini perimetrali, inerbimento del lato esterno, impianti di energia in corrente alternata e continua, rete piezometrica di monitoraggio e controllo posa reti per monitoraggio biogas e percolato con relativi impianti.
Una volta completato, il secondo settore della discarica occupava un’area di 136.200 metri quadrati, suddivisi in 113.900 metri quadrati di discarica vera e propria (formata da 12 vasche di capacità variabile) e altri 22.300 dedicati a viabilità e aree verdi.