Quando un terreno presenta una preponderante frazione litoide, inerte, risulta proponibile una separazione per via umida della frazione colloidale, contaminata, da quella a granulometria maggiore, non inquinata.
Questa separazione rimuove i contaminanti pericolosi dal suolo e li concentra in un volume ridotto: il lavaggio separa la frazione fine del suolo (o del rifiuto), del terreno, che può essere trattata ulteriormente con impianti autorizzati o contaminata, da sabbia e ghiaia; alla fine del trattamento la maggior parte degli inquinanti è concentrata nella frazione finesmaltita, a seconda dei casi.
Gli inerti lavati sono caratterizzati separatamente e sono gestiti:
- come prodotto, se conformi al test di cessione di cui all’Allegato 3 del DM 186/2006,
- come rifiuto, se non conformi al test di cessione già richiamato.
In quest’ultimo caso le matrici gestite come rifiuti sono avviati a recupero o smaltimento in impianti idonei.
Il processo di trattamento
Uno schema semplificato del processo:
Il primo passo del processo di trattamento è lo scavo e lo stoccaggio in un’area attrezzata vicino all’impianto di trattamento.
Successivamente il suolo è vagliato per separare i detriti di maggiori dimensioni.
Il sovvallo è alimentato all’impianto di lavaggio, in cui è mescolato con la soluzione di lavaggio ed agitato; come premesso la soluzione di lavaggio è costituita da acqua, eventualmente additivata con detergenti, tensioattivi, tamponi acidi, per migliorare l’efficienza di rimozione dei contaminanti.
All’uscita dell’impianto di lavaggio si separano per vagliatura le sabbie e le ghiaie dalle melme di lavaggio (acqua con limi e argille contaminate).
Al termine del processo si verifica il contenuto di inquinanti negli inerti, che sono poi utilizzati per il ritombamento in loco (o sottoposti ad un nuovo ciclo di lavaggio).
Le melme di lavaggio, che contengono gli inquinanti, sono trattate in modo da separare nuovamente l’acqua di lavaggio da limi ed argille, che contengono la maggior parte di inquinanti. I limi e le argille, a seconda dei casi specifici, possono essere ulteriormente trattati per renderli idonei al recupero, o essere avviati allo smaltimento.
L’acqua di lavaggio può essere invece riutilizzata per numerosi cicli di trattamento: solo al termine del processo viene depurata (eventualmente on-site) e scaricata in fognatura.